Interno di Palazzo Corsini alla Lungara a Roma
I tre dipinti presentano i fastosi interni del palazzo Corsini alla Lungara, a Roma, venduto dal Principe Tommaso allo Stato italiano il 17 settembre 1883. Intorno al 1880 fu eseguita da Ludovico Tuminello una campagna fotografica degli ambienti del palazzo, e alcune di queste immagini sono presenti nell’archivio Aldi. È
Lontano
L’ampiezza dell’orizzonte presenta un nuvolone lontano da cui cade un rovescio di pioggia scrosciante che, però, non scalfisce la calma luminosa della campagna in primo piano, quasi un messaggio rasserenante sulla positiva bonarietà della natura anche nelle sue manifestazioni più violente.
Terra promessa
Ritorna il tema di un sentiero erto in mezzo alla natura disabitata per raggiungere una radura con tronchi ancora spogli, in un’atmosfera invernale: metafora esplicita delle difficoltà della vita umana che anela la serenità di un bene sperato.
I giganti
L’uso delle antiche tecniche pittoriche fondate sugli insegnamenti di Cennino Cennini permette all’artista di ottenere luminosità di colore e superfici lisce e riflettenti come smalti preziosi. I sassi bianchi dell’ Albegna si trasformano in giganti antropomorfi pronti a dialogare come vecchi saggi, esperti dei misteri naturali.
Occasioni
In questo dipinto l’artista sembra riprendere tematiche surreali nel mostrare il contrasto tra il modesto edificio in ombra, rivelato soltanto dalla luce elettrica di un lampione, e la grandiosità luminosa del bosco amiatino abitato da un protettivo gigante di pietra.
La via per l’eremo
La precisione descrittiva delle foglie e dei sassi in primo piano gareggia con l’acribia analogica di Dürer e di Mantegna: l’interesse per i maestri del passato comprende anche l’afflato spirituale dei romantici, da cui sembra tratto il tema dell’erto cammino che, attraverso la natura, conduce alla consolazione religiosa e alla
Il raccolto sul poggio
Presentazione sintetica e severa dei lavori agricoli, in cui è cancellata la presenza umana , mentre i cipressi dai secoli lontani custodiscono i vasti campi produttivi. Soltanto una scala a pioli sembra indicare il faticoso compito degli agricoltori per raggiungere e addomesticare le manifestazioni della natura.
Sulla collina
Nella sintesi della scultura Adriano Bimbi racchiude elementi simbolici della sua terra d’origine, evocanti la tipicità del paesaggio maremmano in cui compaiono esili cipressi e dimore umili costruite su colli scoscesi e dirupi, sferzate dai venti in ogni stagione.
Quattro cipressi spauriti
Simbolo della Toscana e della Maremma, il cipresso rappresenta l’anima etrusca di una terra severa ed essenziale. Nell’opera del Bimbi i cipressi si raccolgono spauriti ed esprimono sentimenti antropizzati di sgomento e timore di fronte alla violenza delle forze naturali.
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