Raccoglitrice di olive
La tecnica dell’acquerello è scelta dal pittore per realizzare un’opera di particolare luminosità e leggerezza cromatica, così da rendere visibile l’armonia dell’esistenza e il rapporto equilibrato tra uomo e natura.
Campo di grano
Dopo aver affrontato con piglio realista le tematiche sociali, dal 1930 il Pascucci si ritira a Manciano, suo paese natio, e si dedica alla pittura di paesaggio: del territorio maremmano coglie l’aspetto vitale e luminoso e spesso ritrae i contadini al lavoro senza sottolinearne la fatica, ma, piuttosto, l’immersione panica
Campagna innevata
Il ceppo d’albero tagliato, al centro di una radura coperta dal gelido manto nevoso in una grigia giornata invernale, comunica la solitudine del pittore e il suo sguardo sfiduciato sul futuro, intuìto di breve durata.
Veduta verso Montalto da Casa Aldi
Studio di cielo e di effetti luminosi che rimanda agli esempi di Valenciennes e di Corot e ricorda l’importanza che ebbe per l’Aldi il soggiorno di studio a Roma concesso dal godimento dell’Alunnato Biringucci, durante il quale egli poté conoscere molti artisti dell’Accademia di Francia secondo i consigli del maestro
Veduta dal terrazzino di Casa Aldi
Dalla propria casa il pittore sceglie un’ inquadratura chiusa in primo piano dall’edificio dirimpetto, che lascia spazio sulla destra alla vastità della pianura e alla grandiosità del cielo percorso da nuvoloni forieri di pioggia. L’Aldi sembra così rappresentare la metafora della sua esistenza costretta alla reclusione dalle frequenti malattie, senza
Veduta del Monte Argentario e Isola del Giglio
L’insolita inquadratura delle alture in lontananza suggerisce la situazione di isolamento e reclusione subita dall’Aldi durante le sue frequenti convalescenze trascorse nella casa avita. Da una finestra o dal terrazzino il giovane pittore poteva vedere il confuso rincorrersi di terra e mare e dipingere quello spazio con la pena di
Strada in Maremma (Capalbio)
Dagli anni Settanta il pittore si era stabilito a Roma, ma era spesso costretto a trascorrere lunghi periodi nella natia Manciano per problemi di salute. In uno di questi soggiorni pare eseguito questo studio dal vero, dai toni ombrosi e malinconici, specchio della personale sofferenza psicologica
Scogliera
Visione luminosa e felice tracciata dall’Aldi negli ultimi anni della breve vita: i massi forti e aspri sono sovrapposti come in una muraglia etrusca ed evocano la storia arcaica di una terra ubertosa protetta dall’amicizia del mare.
Collina con olivi
La pennellata dell’Aldi diventa quasi impressionistica in questo piccolo bozzetto dipinto velocemente dal vero sotto l’urgenza dell’emozione provata al risveglio primaverile dei campi. Opera tarda del pittore, si può avvicinare agli studi per il Nerone che contempla l’incendio di Roma, per la simile condotta pittorica a tocchi staccati e ariosi.
Muro bianco
Il muro intonacato biancheggia sotto il sole e nette appaiono le ombre sul sentiero: l’inquadratura ricorda curiosamente In vedetta di Giovanni Fattori, e alla tecnica macchiaiola rimanda il deciso contrapporsi dei toni di colore, steso a larghe pennellate spesse e dense.
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