Frans de Neve II (Anversa 1630 ca. – post 1693 ?), attribuito
Venere dormiente, Marte e Cupido in un paesaggio
Olio su tavola, cm 50,7 x 65,4
In questo dipinto rimandi all’antico si coniugano ad un paesaggio classicheggiante e ad una tavolozza bruno-rossastra di veneta memoria: suggestioni tradotte in un linguaggio fiammingo, come rivelano la tipologia dei putti e le anatomie. L’accostamento di Marte, chino e dimesso con la spada appoggiata a terra, alla Venere dormiente sembra afferire ad un livello più allegorico che narrativo, rappresentando probabilmente la vittoria dell’amore sulla guerra.