Pietro Aldi
1852 – nasce a Manciano, in una famiglia agiata.
1864 – s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Siena, diretta da Luigi Mussini, e la frequenta per sette anni, con numerosi riconoscimenti ai concorsi scolastici.
1872 – dipinge gli Antenati dei baroni Ricasoli nel Castello di Brolio, in Chianti, e il quadro storico Ghino di Tacco (Manciano, Pinacoteca Comunale).
1874 – vince l’alunnato Biringucci, borsa di studio della Società di Esecutori di Pie Disposizioni (Siena), che gli permette di soggiornare a Venezia, Firenze e Roma, dove esegue numerosi studi dal vero e da opere antiche.
1878 – ottiene grande successo all’Esposizione romana di Piazza del Popolo con il Buoso da Doara.
1880-85 – dipinge I funerali di Pompeo Magno e per il Convento dei Padri Passionisti di Monte Argentario l’Apparizione della Madonna a San Paolo della Croce; all’esposizione artistica di Venezia dell’81 presenta Salvator Rosa fanciullo. Nel 1882 esegue le Ultime ore della libertà senese; negli anni 1883-85 dipinge due grandi tele su Ildebrando di Sovana per la cattedrale di Pitigliano; a Siena realizza dipinti murali nel Cimitero monumentale della Misericordia; nel 1884 espone Michelangelo che dipinge nella Cappella Sistina, acquistato dal re Umberto I.
1887 – con i migliori allievi di Luigi Mussini realizza la decorazione murale della Sala del Risorgimento nel Palazzo Pubblico di Siena. Le due scene da lui dipinte sono tra le più celebri iconografie della storia risorgimentale italiana.
1888 – all’Esposizione Vaticana presenta con grande successo il quadro della Giuditta, tuttora conservato nelle Collezioni pontificie; inizia il dipinto col Convito di Nerone, destinato all’Esposizione Universale di Parigi dell’anno successivo, ma non lo completa, per la morte prematura che lo raggiunge il 18 maggio.