Testimonial, gli studenti impegnati in un progetto di comunicazione.
In rassegna al Polo Aldi trenta nuove opere del pittore maremmano
Si arricchisce di ben trenta opere la già amplissima e preziosa raccolta di lavori del pittore Pietro Aldi (1852 – 1888), custodita a Saturnia (GR), presso il Polo Aldi, centro culturale (e non solo) di TEMA Vita, la mutua di Banca TEMA.
La nuova collezione, con relativo allestimento, è stata presentata in un’occasione speciale. Ospiti d’eccezione dell’incontro sono stati infatti una cinquantina di studenti delle classi dalla 2.a alla 5.a del Liceo Scientifico “Pietro Aldi” di Grosseto che, sotto la guida della Prof.ssa Beatrice Sgherri, stanno lavorando ad un particolarissimo progetto di promozione e comunicazione del patrimonio culturale del Polo Aldi, a loro affidato dalla stessa mutua.
Agli studenti, che a breve presenteranno i propri elaborati nell’ambito di un vero e proprio concorso che, nella primavera prossima, proclamerà i vincitori, è stato addirittura assegnato il compito di tagliare il nastro tricolore, segno di una concreta apertura di TEMA Vita verso i giovani.
Come ha spiegato Massimo Barbini, Presidente dell’associazione mutualistica, le nuove opere in mostra sono il risultato di una campagna di ricerche (e poi di restauri) che si è protratta per due anni, dal 2020, e che ha portato quasi a setacciare il territorio, per trovare lavori inediti, sconosciuti o dispersi, per lo più custoditi in piccole collezioni private, createsi attraverso lasciti familiari.
“Sono stati mesi, anni di lavoro molto intensi – ha sottolineato Barbini – che trovano però compimento in un arricchimento dell’esposizione già stabilmente dedicata a questo grande pittore maremmano e che suscita costantemente grande interesse ed ammirazione”. Significativo, a questo proposito, il dato relativo ai visitatori che, nel 2022, hanno superato le 3.000 unità.
Il Presidente ha poi aggiunto che, dove è stato possibile, Banca TEMA – detentrice di tutte le opere e del Polo – ha acquistato gli inediti e li ha avviati a restauro; in alternativa sono stati conclusi accordi di comodato con i proprietari, per consentire l’esposizione di quadri, disegni e bozzetti. “Per questo – ha detto Barbini – dobbiamo dire grazie alla grande apertura e alla disponibilità dei proprietari Niva Rossi, Piccarda e Riccardo Frulli, Francesco Cannucciari”.
All’inaugurazione del nuovo percorso espositivo, che si snoda all’interno dell’edificio di Piazza Vittoria Veneto, nel centro di Saturnia, hanno partecipato anche il Direttore Marco Firmati e alcuni componenti del Comitato Scientifico; presenti, al completo, anche il CdA e il Collegio Sindacale di TEMA Vita.
I relatori hanno sia ripercorso la particolare figura di Pietro Aldi, autore in appena 36 anni di vita di opere e progetti “che testimoniano la sua febbrile attività mentale, da lasciare stupefatti per la quantità e la qualità del lavoro svolto” (Prof.ssa Francesca Petrucci), sia esposto e presentato agli studenti e agli ospiti le nuove opere, inedite, e le complesse ed affascinanti metodologie di restauro, affidate allo Studio Granchi di Firenze.
E’ stato così, per esempio, sottolineato il rilievo del “Ritratto di fanciulla” (1881-1882) per il dipinto “Le ultime ore della libertà senese”, studio per un particolare di una delle più importanti opere storiche di Aldi, addirittura smembrato da una tela più grande (pratica molto più diffusa di quanto si pensi) e scelto come simbolo della mostra “integrata”. Ma tutte le nuove opere, siano esse acquisite o in comodato, sono esemplificative delle eccezionali qualità di questo artista e della sua attività, snodatasi anche tra Roma, Venezia e Napoli.
La mostra “Pietro Aldi inedito”, integrata con l’esposizione permanente dedicata allo stesso artista, rimarrà allestita e sarà dunque visitabile fino al 31 dicembre 2023, ad ingresso gratuito, dal martedì al sabato, secondo gli orari pubblicati sul sito www.poloaldi.it.
Le opere di più recente esposizione sono corredate di un qr-code che rimanda a schede online più ampie delle tradizionali didascalie e che vengono poi approfondite sul catalogo, edito da Effigi.