Apoteosi di Vittorio Emanuele II incoronato dalla Patria
Nell’ambito delle celebrazioni organizzate per la scomparsa del re Vittorio Emanuele II, l’Aldi propone questa complessa allegoria in cui il re è incoronato dall’Italia turrita: vicino al trono sono i personaggi che l’hanno sostenuto (si riconoscono Cavour, Garibaldi, Bettino Ricasoli, Ubaldino Peruzzi), mentre le varie regioni del nuovo stato unitario
Natura morta con pelliccia e liuto
L’opera, esposta nel 1871 alla mostra annuale dell’Istituto di Belle Arti di Siena, è una tipica esercitazione scolastica sul tema del panneggio, impostata dal maestro con oggetti pertinenti alla scuola: sul fondo è l’Autoritratto del Perugino conservato agli Uffizi, di cui Luigi Mussini aveva richiesto una copia ad Antonio Sasso
Salotto di Palazzo Corsini a Roma, con consolle
Durante il restauro effettuato nel 1998, si è appurato che questi due dipinti costituivano un’unica tela, destinata a testimoniare l’arredo del Palazzo Corsini alla Lungara, prima della vendita allo Stato italiano. Da notare l’abilità dell’Aldi nel riprodurre stoffe, ceramiche, legni pregiati con assoluta verosimiglianza: questi interni potevano costituire spunti utili
Interno di Palazzo Corsini alla Lungara a Roma
I tre dipinti presentano i fastosi interni del palazzo Corsini alla Lungara, a Roma, venduto dal Principe Tommaso allo Stato italiano il 17 settembre 1883. Intorno al 1880 fu eseguita da Ludovico Tuminello una campagna fotografica degli ambienti del palazzo, e alcune di queste immagini sono presenti nell’archivio Aldi. È
Autoritratto
L’opera, eseguita a Roma nel 1887, appare derivata dall’Autoritratto di profilo (inv. 46) realizzato per inserire la propria immagine tra gli astanti festosi all’Incontro di Teano, dipinto nella Sala del Risorgimento del Palazzo Pubblico di Siena nel 1886. L’esecuzione su un tamburello è stata messa in relazione con l’amore dell’Aldi
Felsenriff
Eine helle und heitere Vision von Aldi aus den letzten Jahren seines kurzen Lebens: die großen und rauen Felsen stapeln sich wie in einer etruskischen Mauer und erinnern an die archaische Geschichte eines fruchtbaren, beschützten Landes.
Marina
In ein einzigartiges Licht getaucht, zeigt das Gemälde den unbeschwerten Blick auf ein Fleckchen der Küste, das vom Fischfang lebt, aber zugleich auch Badegästen Erholung bietet. Im Schatten unter einer weißen Leinwand ruhen mit flüchtigem Pinselstrich beschrieben zwei weibliche Figuren, während sich der Künstler in der ungewohnten Rolle eines zeitgenössischen
Entfernt
Über der Weite des Horizonts erkennt man in der Ferne eine große Wolke, aus der ein kräftiger Regenschauer fällt, der jedoch die lichtdurchflutete Ruhe der Felder im Vordergrund kaum berührt; eine beruhigende Botschaft der Güte der Natur, selbst in ihrer gewaltvollsten Form.
Das versprochene Land
Erneut erscheint der steile Pfad mitten in der unbewohnten Natur, der auf eine Lichtung mit winterlicher Atmosphäre und noch blätterlosen Baumstämmen führt: deutliche Metapher für die Schwierigkeit des menschlichen Lebens, das sich nach der Zufriedenheit eines erhofften Glücks sehnt.
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